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Dona un Sorriso

5 per mille 2022

Con questa immagine anche in questo 2022 Dona Un Sorriso si rivolge ai suoi amici e benefattori per suggerire di scegliere l’organizzazione come destinataria del 5×1000 nella dichiarazione dei redditi. Il codice fiscale è sempre 972 265 301 58.

A fine marzo cade anche anche l’approvazione del bilancio, che compare sul sito nella sezione Documenti. Di seguito un breve riassunto di ciò che compare nelle voci del bilancio e che può spiegare la scelta di Dona Un Sorriso nella propria dichiarazione dei redditi.

Repubblica Dominicana

Si è continuato a sostenere la mensa scolastica del partner Oné Respe a Haina. In più si è dato un contributo ad un laboratorio femminile, che mira alla produzione e vendita di oggetti di artigianato e aiuta l’emancipazione di queste donne in un contesto difficile, reso ancora più complesso dal Covid-19.

Nel 2021 invece non sono stati trasferiti fondi al partner C.C.D.H. perché la piccola scuola di Los Guandules è stata chiusa: bambini e insegnanti sono stati trasferiti a una vicina scuola pubblica. Nel 2022 ci sarà però una riapertura parziale a favore dei bimbi che non possono accedere alla scuola pubblica, principalmente perché privi di documenti (in genere figli di immigrati haitiani).

Bolivia

In collaborazione con il partner Voserdem si sono sostenute, come negli anni precedenti, le mense scolastiche di Vila Vila e Layupampa (due villaggi dell’altopiano andino) e le abuelitas (le vecchine) senza mezzi di Cochabamba.
In più si è fornito un modesto contributo, che integrato col lavoro dei genitori dei ragazzi, ha consentito di ristrutturare due aule fatiscenti, nella scuola di Vila Vila, per trasformarle in refettorio e consentire finalmente agli alunni di mangiare riparati sotto un tetto.

Uganda

Sono state molte le cose accadute nel 2021 nell’Ospedale Bishop Asili grazie ai fondi raccolti presso i benefattori e a un contributo cospicuo ricevuto dalla Fondazione Prosolidar: (1) si è continuato a pagare lo stipendio del medico chirurgo Charles Lwanga; (2) si è contribuito ad acquistare medicinali e dispositivi di protezione anti-Covid, che hanno consentito di rassicurare il personale ospedaliero; (3) si è concretizzato “Saving lives”, un progetto per ridurre la mortalità di partorienti e neonati. Il progetto era articolato su molti aspetti: messa in opera di ambulanze (altrimenti quasi ferme per mancanza di fondi) per il trasporto di partorienti e altri malati in ospedale, acquisto di equipaggiamenti per le sale parto e di medicinali, miglioramenti degli impianti elettrico e idrico, ma anche corsi di aggiornamento medico per il personale ospedaliero e di igiene/ profilassi/ alimentazione per le comunità dei villaggi dislocati in un’area molto ampia.

Rifugiati

L’aiuto si è concretizzato, come gli anni scorsi, nel dare un’abitazione a 15 rifugiati politici, ma anche un piccolo sussidio, dato che molti di loro, soprattutto nel pieno del Covid, hanno perso il lavoro o hanno dovuto accontentarsi di occupazioni precarie e mal pagate.
Sono in corso trattative con il Comune di Bresso per acquisire un nuovo appartamento al posto di un altro in precarie condizioni abitative